mercoledì 12 dicembre 2012

B. vs Monti e l'abbaglio del Sole(24Ore)

Lo sganciamento del PDL dall'allenza sostenitrice di governo ha fatto saltare i piani di Monti. Forse. In effetti, le persone che credevano che Berlusconi non sarebbe disceso in campo speravano invano. Nel Novembre del 2011 Berlusconi lasciò semplicemente per una questione economica e di immagine. Per farlo "sloggiare" Berlusconi dovette perdere capitali ingenti con la sua Mediaset. Inoltre il fuoco incrociato dei media internazionali lo fece diventare peggio di una barzelletta. E poi eccolo lì, il nostro salvatore. Mario Monti from Europe. L'eroe che avrebbe rimesso l'Italia al suo posto nel panorama internazionale, ridandole quella credibilità persa per colpa del governo precedente e delle sue nefandezze.

La realtà dei fatti ci impone però di fare alcune considerazioni ritenute da me fondamentali. Se si dovesse discutere dell'uomo Berlusconi, dell'uomo Monti o di qualunque altra figura politica italiana di spicco, potremmo indubbiamente utilizzare quantità di tempo immane. Senza cavare un ragno da un buco. Commentando prettamente l'azione politica, da quella economica a quella estera, è possibile invece osservare come i due personaggi sono agli antipodi. Il primo è un antieuropeista convinto, il secondo è pro Unione Europa ed Euro. La politica estera di Berlusconi è sempre stata atta allo sganciamento italiano dall'Europa e, in particolar modo, dagli Stati Uniti. Esempi chiari e lampanti sono stati gli stretti rapporti coltivati tra il Cavaliere stesso e Gheddafi, oltrechè con Putin. Chi pensa che queste relazioni interpersonali siano state impostate solamente per permettere a Berlusconi di trovare compagni di giochi o di merende, potrebbe non corrispondere al vero. Ricordiamo che Russia e Libia erano e sono tuttora due nazioni ricche di materie prime, nel particolar caso di petrolio e gas naturale. Gli accordi stipulati tra lo stato italiano e i due paesi stranieri ci avevano, infatti, dato una sorta di politica energetica alternativa a quella petrolaraba. Controllata dagli americani. Soprattutto dopo l'esito del referendum sul nucleare. Anche quella era un'alternativa, non so quanto valida, al petrolio. Monti invece ha riportato l'Italia sui binari europei. Più che europei, nord europei. Ciò che Monti ha fatto è stato far scendere lo spread.



Gli altri indicatori macroeconomici sono peggiorati. Questo è il risultato delle politiche di austerità europee che Monti ha implementato nel nostro paese. I consumi delle famiglie si sono contratti e di conseguenza la produzione delle imprese è andata calando. Quindi le aziende chiedono meno soldi alle banche, e quando lo fanno, è più per ripianare i bilanci che per fare investimenti. Conseguentemente la gente inizia a perdere il lavoro. Senza stipendio l'italiano non potrà comprare una casa, e quindi la percentuale di richieste di mutui crolla. Ma che ci importa? Lo spread è calato.
Lo stato è salvo perchè ora paga meno interessi sui titoli pubblici che emette! Per raggiungere questo importante obiettivo si è fatta una riforma delle pensioni altamente discutibile. Si è modificato l'articolo 18 per essere flessibili come la Germania (ha richiesto). Si sono fatti tagli orizzontali al welfare.

Forse qualcuno non si è accorto di questi dati. Adriana Cerretelli, del Sole 24Ore, dice :"Preoccupa e molto, invece, il rischio di vedere interrotto il cammino di consolidamento dei conti pubblici, delle riforme strutturali in larga parte ancora da fare e del recupero di credibilità del paese"
La cosa interessante è che la tabella sopra postata è del Sole24Ore eche, Adriana Cerretalli, auto smentisce la sua testata. La tabella mostra inequivocabilmente come il consolidamento dei conti pubblici non ci è stato. Debito pubblico aumentato. Rapporto deficit/PIL aumentato. PIL calato di due punti percentuali. Le riforme strutturali non si sono viste, a parti gli obbrobri sopra citati.
Adriana però aggiunge :"In entrambi i casi l'austerità non sarà rimessa in discussione, perché ritenuta strumento necessario a carburare una crescita sostenibile. Però sarà finalmente ammortizzata da stimoli europei all'espansione economica, agli investimenti nell'industria, nell'innovazione, nelle infrastrutture, nell'energia". Vero è che la speranza è dura a morire ma sperare che gli asini guidino navicelle spaziali mi sembra altamente fuori luogo. Come aspettarsi che dalle politiche di rigore e austerità ci possa essere una ripresa economica. Nella storia non mi ricordo ci siano stati casi del genere

Il terrore del Sole24Ore riguardante il ritorno di Berlusconi è solamente uno. Meno Europa se non addirittura l'uscita dalla stessa. Facendo parte del Partito Unico dell'Euro vedremo nel prossimo periodo attacchi di panico installati quotidianamente nella gente con articoli anti-Berlusconi, sul rialzo dello spread, sulla perdita di credibilità internazionale. Il tutto condito con dati, statistiche parzialmente veritiere.

Attualmente i primi due giorni successivi alla ridiscesa in campo di Berlusconi si sono conclcusi con un miglioramento sensibile del Ftse Mib, e lo spread in rialzo di 10 punti. Sicuramente ci sarà da aspettarsi minacce come quelle delle agenzie di rating (vedi Hollande e Francia). Oltrechè campagne giornalistiche pro Monti e pro Euro. Sicuramente nei prossimi 3-4 mesi non ci si annoierà.

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